Celtista e poeta inglese di estrazione gallese. Terminati gli studi universitari
si diede, nel 1891, al giornalismo; soltanto nel 1902 pubblicò i suoi
primi versi, un poemetto intitolato
Yamadawiad Arthur (La morte di
Arthur); nel 1909 pubblicò
Gwlad y brynian (Terra di colline), cui
seguì l'anno dopo
Tir na'n Og (La terra della giovinezza). Nel
1919, dopo che egli aveva composto il dramma
Madog (1917), in versi, fu
nominato direttore della Biblioteca Nazionale Gallese ed anche professore di
Letteratura gallese presso l'università di Aberystwyth, carica questa che
mantenne fino al 1937. Fu valente traduttore delle opere di Shakespeare, di
Ibsen, di Goethe, ecc.; e tradusse in gallese anche vari poeti latini e greci.
Altri suoi poemi sono:
Broseliand (1922);
Anatiomaros (1925);
Argoed (1927);
Cyndilig (1935), tutti di ambiente celtico o
bretone e di soggetto ossianico. Oltre ai numerosi poemi e poemetti,
J.
lasciò anche brevi liriche (
Y dwymyn, 1944), biografie di celebri
personaggi del Galles, e i volumi
Cymeriadan (Caratteri) del 1933,
Brithgofion (Ricordi vari, 1944) e
Dyddgwaith (Un certo giorno),
oltre a numerosi saggi di critica (Gwyndy 1871 - Aberstwyth 1949).